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DI VERBANIA
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& PATROCINI
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Data di nascita:
20 febbraio 1954
Luogo di nascita:
Gipuzkoa, Spagna, Paesi Baschi
Laureato in Scienze Matematiche, ha insegnato nelle Scuole Superiori
fino al
1980, quando, a seguito di un incidente automobilistico,
e' diventato
paraplegico. Dopo un anno di cure ospedaliere ha
viaggiato in Europa,
America, Asia alla ricerca di una soluzione alle
difficolta' fisiche e
psicologiche incontrate.
Ha fondato un centro buddhista in Spagna e fa` parte del
Consiglio di
Amministrazione della Lama Gangchen World Peace Foundation di Madrid,
riconosciuta come Organizzazione non Governativa
alle Nazioni Unite. E'
traduttore personale di Lama Gangchen Rinpoche, e
anche di molti suoi
libri, dall'inglese allo spagnolo.
Ha partecipato, anche
come traduttore, a numerosi Congressi
Internazionali
di Medicina
Alternativa e per la Pace.
E' attivo collaboratore di alcune organizzazioni
di Disabili in Spagna,
collegate all'Ospedale La Paz e all'Universita` Autonoma di Madrid, con
le quali si e'
sviluppato per anni un
programma per le scuole e per l'
esercito sulla prevenzione ai danni alla colonna
vertebrale e ai traumi
cranici. Su questi
argomenti ha pubblicato alcuni articoli, in lingue diverse, ha
partecipato a programmi
radiofonici, a Congressi del settore.
Ha fondato alcuni Gruppi di "Fai da te" per
malati, sviluppando gruppi di
lavoro in Spagna e Sud America su "Come vivere la
malattia". Collabora a
diversi progetti a livello europeo nei settori Educazione e
Sanita', come per esempio Creativita' e Terapia,
Horizon, EuropeXXI.
Decalogo per migliorare
la nostra capacita' di educatori di Pace
e proposta di un progetto a Albagnano
Questa riflessione non serve soltanto ai cosiddetti educatori,essere
educatori e` una attitudine naturale tra tutti gli esseri che vivono in
collettivita', che hanno la sensibilità di percepire la sofferenza
altrui e
anche il coraggio di assumersi la responsabilità di alleviare questa
sofferenza offrendo la propria esperienza come esempio.
Per
l'educatore alla pace uno degli obiettivi di base del proprio lavoro e`
lo sviluppo delle tecniche di introspezione, per raggiungere un certo
livello di tranquillità mentale per se stessi e da condividere con gli
altri. Difficilmente si
può trasmettere cio' che non si ha.
Cio` che veramente si insegna è la propria personalità.
Uno dei modi piu`
potenti per imparare, soprattutto tra i bambini, è l'imitazione tramite
l' osservazione. Cosi'
noi educatori dobbiamo stare molto attenti a tuttte le
manifestazioni della nostra persona, in
particolare l'espressione gestuale,
il linguaggio verbale e i nostri pensieri.
In un mondo sempre piu` multi-culturale e multi-razziale dobbiamo
evitare di indottrinare
e condizionare le abitudini altrui con le nostre credenze, in
nome di una supposta superiorità culturale.
Nel lavoro con persone della nostra stessa cultura è importante evitare
giudizi morali che producono barriere nella
comunicazione e nella
vicendevole accettazione, assai difficili da eliminare in seguito.
Cosi` dibatteremo dieci punti di base che ci portano a riconoscere che
tutti noi siamo
potenziali educatori alla pace, o almeno in qualche istante della
nostra vita e con qualcuno; l'importante poi e'
riuscire a estendere la
durata di questi istanti e incrementare il numero delle
persone raggiunte. |