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XIII Congresso Mondiale 2003

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L’educazione è il processo attraverso il quale si cerca di condurre l’individuo dall’ignoranza alla conoscenza, dalla confusione alla chiarezza della mente, dall’oscurità alla luce.

Attraverso questo evento internazionale si cerca di sviluppare un processo educativo che porti al pieno sviluppo della personalità, ad un maggiore rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Inoltre l’educazione deve sviluppare comprensione, tolleranza e amicizia tra tutte le nazioni, senza alcuna eccezione, pur nella diversità etnica, di lingua, razza e religione, ogni individuo ha gli stessi bisogni spirituali e materiali, tutti facciamo parte della stessa specie umana.

Nonostante le sue debolezze l’ONU resta ancora il più valido strumento esistente per la ricerca di una pace mondiale duratura; alcuni dei migliori testi e studi sull’educazione alla pace vengono dall’UNESCO, settore educativo delle Nazioni Unite. Non c’è bisogno di aggiungere che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU rimane il punto focale per le attività mondiali per la pace.

Durante i tre giorni del Congresso saranno trattati numerosi temi di rilevanza nazionale e internazionale. Verrà evidenziato il ruolo dell’Educazione come speranza per le future genera-zioni, e come efficace strumento per promuovere una cultura di pace, in luogo della cultura di guerra che abbiamo ereditato. Per un’educazione completa dobbiamo avere a cuore anche la protezione dell’ambiente, infatti l’inquinamento di terra, aria, acqua danneggia la salute di ognuno di noi; educare alla protezione dell’ambiente è pertanto un dovere sacrosanto, al quale non possiamo sfuggire.

Dobbiamo comprendere che la pace non è semplicemente assenza di guerra, nasce dentro il singolo individuo e non può essere imposta dal di fuori. Una vera educazione è centrata non solo sulla cultura, ma anche sulla spiritualità.

Si ha una pace solida e permanente quando gli individui sono educati dalla prima infanzia ad essere gentili, caritatevoli, prudenti, umili, pazienti, preoccupati dei bisogni altrui.

Dobbiamo proseguire guardando avanti, il problema che spesso si riscontra nelle nostre società è che cerchiamo di muoverci in avanti, continuando a guardare indietro, questa è la ragione per cui continuiamo a vedere il futuro come una ripetizione del passato.

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