Quando i bambini disegnano il mondo, lo
vedono rotondo, senza confini, come un luogo in cui c’è spazio per
ognuno e per ogni cosa.
Viviamo in un
unico mondo: non c’è un mondo per il ricco ed uno per il povero, un
mondo per un popolo ed uno per l’altro popolo. L’educazione attraversa
tutte le dimensioni sociali mentre questo Nuovo Millennio chiede di
fermare la violenza, il degrado ambientale, la discriminazione nei
confronti della donna, la giustizia ineguale, la povertà estrema.
L’ educazione non
può rimanere a guardare: è estremamente importante che essa offra il suo
contributo alla pace e alla prosperità, alla felicità e al benessere di
tutti gli esseri, alla garanzia dei diritti umani, alla partecipazione,
al rispetto delle diversità, e allo sviluppo di un amore profondo per la
vita in tutte le sue forme.
Il Nuovo
Millennio richiede un nuovo approccio ed un nuovo impegno per
l’educazione.
Noi, i
partecipanti al 13mo Congresso IAEWP per l’Educazione alla Pace,
riconosciamo che negli attuali sistemi educativi si manifestano certe
mancanze, e proponiamo pertanto un’educazione alla pace per il nuovo
millennio come complemento indispensabile in tutti i livelli del
processo educativo.
Riconosciamo gli
importanti passi avanti compiuti nell’istruzione, ed i benefici che ne
sono seguiti. Tuttavia, a causa di un vuoto in alcuni aspetti
dell’educazione, o forse di una mancanza di comprensione del ruolo
educativo di valori quali la gentilezza, l’amore, la compassione, si è
prodotta una separazione crescente tra le generazioni, che conduce ad
una perdita di interesse verso gli aspetti più significativi
dell’esistenza.
Questo tipo di
impronta, che riflette valori puramente materiali, deve essere rimossa.
Vediamo come
coloro che si trovano ai vertici del processo decisionale siano
responsabili di rimuovere le mancanze che si manifestano in modo
evidente e diffuso nella società.
L’educazione –
Alcuni degli elementi mancanti
Da un punto di
vista strategico l’Educazione alla Pace deve diventare un approccio
fondamentale nel sistema educativo, ed essere inoltre una delle
tematiche politiche prioritarie.
Questo richiede
lo sviluppo parallelo di relazioni umane positive ed amichevoli in
ambito familiare e nei diversi livelli del sistema educativo, dal
momento stesso del concepimento nel ventre materno fino agli studi
Universitari.
Se si assume
questa visione della vita nella sua completezza, c’è speranza di trovare
soluzioni per aiutare ogni essere umano a crescere e a migliorare.
Una tale visione
allargata del processo educativo – fin dal ventre materno – richiede ai
futuri genitori di crescere e migliorare in primo luogo se stessi, per
essere poi in grado di educare i figli. Anche i genitori hanno quindi
bisogno di essere educati, a cominciare ad esempio dalla cura della
salute fisica, con la ricerca di cibi ed ambienti il meno possibile
inquinati.
Dichiariamo la
preziosità di ogni essere umano, e di conseguenza la responsabilità
della società nel preparare i futuri genitori ad offrire un ambiente
positivo per il bimbo che verrà. Non basta dire : "E il ‘mio’ bambino":
ci deve essere un’educazione responsabile, a livello fisico e mentale,
per offrire il migliore degli inizi ad una nuova vita umana.
Siamo preoccupati
dal crescente livello di violenza nella società, e dobbiamo quindi
impegnarci a rifiutare tale violenza in qualunque forma si presenti.
Quando l’essere umano diventa violento, la società sviluppa difese che
in ultima analisi perpetuano tale violenza contro gli individui e contro
l’ ambiente umano e naturale.
L’interdipendenza: un pilastro fondamentale dell’educazione
Viviamo in un
mondo caratterizzato da una completa interdi-pendenza. Ciò che accade in
un paese produce effetti non solo nel paese stesso, ma in tutto il resto
del globo.
Per quanto
riguarda in particolare l’ambiente naturale, prendiamo atto di come
l’uomo abbia finora continuato ad operare distruzioni ad un ritmo
crescente. L’educazione e lo sviluppo di consapevolezza devono svolgere
un ruolo centrale per arrestare questa tendenza. I modelli attuali di
sviluppo hanno prodotto un significativo aumento degli elementi
inquinanti, e per riportare l’ambiente all’equilibrio originale sono
necessari differenti approcci e strumenti.
In questo senso
riteniamo che il progressivo deteriorarsi dell’ambiente umano e naturale
sia direttamente connesso con il benessere fisico e mentale di ogni
singolo individuo.
Osserviamo
inoltre in questo contesto che le sofferenze inflitte dall’uomo agli
animali cominciano a produrre risultati nelle nostre vite. Affermiamo
che è indispensabile mostrare a questi esseri amore e compassione, e
offrire loro nuovamene un ambiente naturale in cui vivere: anche per
questo, abbiamo bisogno di un nuovo tipo di educazione.
Riconosciamo che
ci sono state molte risoluzioni dell’ONU sulla protezione degli animali
in quanto esseri viventi, e sulla loro salvaguardia, ma che tali
risoluzioni devono essere correttamente messe in atto. Ciò non solo in
relazione alle specie protette, ma a tutti gli animali senza alcuna
distinzione.
Un modo di
vivere sano: consapevolezza ed educazione
Siamo consapevoli
di una crescente paura nella società riguardo a molti tipi di malattie,
e della mancanza di conoscenze circa il modo di prevenirle e/o di
curarle.
L’educazione deve
tuttavia anche in questo giocare un ruolo fondamentale, in quanto la sua
mancanza è causa di molte paure incon-trollate, che si aggiungono ai
problemi del corpo.
Raccomandiano
cambiamenti fondamentali nelle strategie prioritarie per migliorare la
ricerca e orientare correttamente l’educazione in modo che essa affronti
i problemi del corpo come quelli della mente.
Se nelle nostre
società fosse disponibile un’educazione corretta, molte paure potrebbero
essere rimosse e risolte, paure che hanno tra le altre cose l’effetto di
accelerare il processo di invecchiamento del corpo e della mente.
Per questo
riconosciamo chiaramente che con un’educazione adeguata e continua
possiamo essere più sani, e non solo rendere più lento il processo di
invecchiamento e condurre un’esistenza più salutare, ma beneficiare di
un costante processo di recupero e rinnovamento attraverso tutta
l’esistenza, e di generazione in generazione.
E’ fondamentale
comprendere che se la nostra società non deciderà finalmente di
affrontare queste tematiche, si creeranno ulteriori condizioni per
indebolire ed accorciare la nostra esistenza, e per produrre spesso
cause di morte prematura.
La corretta
nozione di educazione, per una vita più sana,
più significativa, più lunga e felice
Raggiungere la
pace. Crediamo fermamente che una corretta educazione sia il veicolo
dell’educazione alla pace, per realizzare la pace nel mondo.
Affermiamo
tuttavia che il processo di sviluppo della pace nel mondo non potrà
essere coronato da successo, senza lo sviluppo di pace interiore.
In parole più
semplici, la pace nel mondo non è possibile senza la pace interiore, a
livello individuale e collettivo.
Dichiariamo che
la pace interiore è il più solido fondamento della pace nel mondo. Per
questo abbiamo bisogno di un’educazione alla pace, basata sulla
formazione culturale e sociale di ciascuno.
L’investimento
nella Pace. L’educazione alla Pace è il miglior investimento in questo
nuovo millennio.
L’educazione non
deve essere considerata come una spesa, ma piuttosto come un
investimento nello sviluppo e nella trasformazione dell’uomo. Siamo
consapevoli di come molte società continuino ad investire le loro
finanze in attività che conducono allo sviluppo di violenza, o che la
nutrono direttamente (armi, prodotti chimici, ecc.). Queste modalità di
spesa danneggiano il benessere di ogni cosa e di ognuno sulla Terra.
L’educazione è la
migliore forma di investimento non-violento. E’essenziale condividere
con tutti il bisogno di Educazione alla Pace, e comprendere le
implicazioni di investimenti non-violenti.
Una società
educata deve essere anche una società sana. In questo senso è
indispensabile, come affermato sopra, sviluppare medicine naturali e
proteggere l’ambiente.
I nostri
bambini; i giocattoli e i mezzi di comunicazione
Ci sono molte
forme di educazione che influenzano i nostri bambini: tra queste, i
giocattoli e i mezzi di comunicazione.
I giocattoli.
L’esperienza ha mostrato come giocattoli non adatti abbiano un impatto
negativo sui bambini. Occorre trasformare questa tendenza e sviluppare
l’utilizzo di giocattoli che pongano impronte positive nello sviluppo
del bambino, prendendosi cura di tutti i suoi elementi. Sono necessari
giocattoli che possano insegnare, per evitare un’educazione in negativo
fornita con mezzi errati e spesso molto dannosi.
I mezzi di
comunicazione. I bambini sono esposti a molti nuovi e potenti mezzi di
comunicazione, come la televisione, internet ed altro. Questi mezzi sono
dominati in genere da valori economici, con programmi di proposito vuoti
di contenuti etici e morali. Come risultato, i bambini sono esposti a
valori di violenza ed estranei al loro contesto culturale.
La soluzione:
Educazione all’interno di una Cultura di Pace
Una delle
mancanze dell’attuale educazione è mostrata ad esempio dal fatto che a
17-18 anni i ragazzi crescono con lo scopo di lasciare al più presto i
genitori. L’educazione dovrebbe sviluppare migliori relazioni e
rispetto, ed i genitori dovrebbero aiutare in questo processo ed avere
un ruolo attivo nell’educazione dei figli.
Da un lato
invece, genitori disattenti che crescono i bambini con il desiderio che
essi li lascino presto liberi, e dall’altro figli smaniosi di lasciare
la casa per fare ciò che desiderano, contribuiscono a creare le
condizioni per lo sviluppo di molti problemi, mentre il nucleo familiare
si svuota.
Un’educazione
non-violenta ad una cultura pace può quindi non essere sufficiente, ma
deve essere integrata e cresciuta insieme con una cultura spirituale:
cultura di pace e spiritualità.
Il Nuovo
Millennio porta nuove speranze
Comprendiamo che
lo sviluppo di queste proposte dovrebbe comportare l’impegno ed il
riconoscimento di responsabilità da parte di tutti gli attori sociali.
L’educazione alla pace e le necessarie riforme del processo educativo
non sono quindi esclusiva responsabilità dei Governi. La società civile,
i gruppi religiosi, la ricerca, gli studiosi, i mezzi di comunicazione,
le famiglie, il settore privato ed ogni altra forma di organizzazione
dovrebbero essere parte del processo.
Tutto ciò
richiede una grande rivoluzione nei valori, nell’attitudine e nel
comportamento. Tutti i partecipanti al Congresso esprimono la speranza
che con autentico impegno e senso di responsabilità si possa aprire una
nuova ‘era dell’oro’ in cui ognuno benefici di progresso sociale a
livello locale, nazionale e globale.
Se l’educazione
deve svolgere un ruolo in questo processo, - e secondo la nostra visione
così dev’essere – è indispensare che essa adotti regole radicate nei
valori dell’interdipendenza, del rispetto della diversità, della
fratellanza e dei valori umani per migliorare il nostro benessere
materiale e spirituale.
Tutti coloro che coprono posti di
responsabilità all’interno di Governi, Organizzazioni Internazionali,
Parlamenti, Circoli e così via, devono unirsi all’insegna di un’ unica
speranza: la crescita ed il miglioramento dell’uomo. |