Bernard Gesch è
Ricercatore Senior al Dipartimento di Fisiologia dell’Università di
Oxford e Direttore della "Natural Justice", un’organizzazione di ricerca
umanitaria che studia le cause dei comportamenti antisociali.
Una ricetta per la Pace nel mondo:
Il ruolo dell’alimentazione nel comportamento sociale
La Pace nel mondo è di beneficio universale, ma raggiungerla si è
dimostrato più difficile. Uno di tali fattori universali è
l’alimentazione.
Gli esseri umani fanno parte della catena alimentare, non ne sono
indipendenti. Noi siamo quel che mangiamo, e se infine possiamo
accettare il fatto che mente e corpo non sono separati, una facile
spiegazione del motivo per cui il cibo influenza il comportamento la si
trova nell’esistenza del cervello umano che, come ogni altra parte del
corpo richiede nutrimento per poter funzionare normalmente. In effetti è
possibile che tali cambiamenti alterino la composizione chimica del
nostro cervello.
L’alimentazione fornisce le materie prime per il normale funzionamento
del cervello, e gran parte del nostro comportamento sociale è costruito
attorno al cibo. Quindi, l’alimentazione contiene sia aspetti naturali
sia educativi. Una ricerca pubblicata di recente, che dimostra come
l’alimentazione possa essere tra le cause determinanti di comportamenti
antisociali, va ad aggiungersi ai dubbi sulla sostenibilità di una tale
supposizione, e suggerisce che, come la salute, anche il nostro
comportamento sia influenzato da fattori sia sociali che fisici. Come ha
insegnato il Buddha: “Così come nel mondo esterno, così è anche in
quello interno.”
Nel Regno Unito per esempio, i carcerati hanno raggiunto cifre da
record.
Se i mutamenti delle abitudini alimentari hanno avuto un ruolo nel
determinare questa tendenza, le persone che ne sono state affette non
hanno generalmente potuto avvertire alcun deficit di sostanze nutritive
indispensabili nel cervello. Quindi ci potrebbero essere effetti potenti
sul nostro comportamento che - al contrario dell’alcol - agiscono senza
che ce ne rendiamo conto.
Ciononostante, il miglioramento comportamentale dato
dalle diete rinforzate dei carcerati è stato enorme. Non si vuol
suggerire che l’alimentazione sia l’unica spiegazione per un
comportamento antisociale, soltanto che potrebbe costituirne una parte
rilevante.
Se l’alimentazione ha un ruolo nel nostro comportamento, allora le
conseguenze di un tipo di alimentazione dovrebbero verificarsi non
soltanto negli individui come dimostrato sperimentalmente ma dovrebbero
presumibilmente essere in grado di aiutare a configurare modelli di
comportamento sociale. Nel caso di comportamento antisociale, tali
mutamenti sono considerevoli e, curiosamente, appare con evidenza che i
maggiori mutamenti alimentari si sono verificati nel corso degli ultimi
50 anni.
Altre sostanze nutritive
sono raffinate e consumate in quantità senza precedenti. Una buona
alimentazione sembra essere economica, umana e altamente efficace nel
promuovere un comportamento pacifico. |