Ricercatore
universitario (Settore Scientifico Disciplinare MED/43 –
AREA 06 Scienze
Mediche), della Facoltà di Medicina e Chirurgia - Università degli Studi
di Genova
Nata a Genova il 4.10.1961 ed ivi residente
(1985) Laurea in Giurisprudenza conseguita presso
l’Università degli Studi di Genova con voti 110/110 con lode
(1994) Abilitazione professionale a procuratore legale
(1997) Abilitazione professionale a avvocato
(1987-1990) Istituto Nazionale per la Ricerca sul
Cancro (IST): collaboratore amministrativo presso il Servizio
Tecnologie Biomediche;
(1990-1992), Assistente I Liv. Dirigenziale incaricato
presso il Servizio Biotecnologie dell'IST;
(1992 – 1999) Collaboratore Amministrativo presso il
Servizio Biotecnologie dell'IST, distaccato presso l'Ufficio Legale
del Centro di Biotecnologie Avanzate, Genova;
(1999) Ricercatore universitario presso la Facoltà di
Medicina e Chirurgia.
(2000) ammissione per esame al corso
annuale di Perfezionamento in Psicologia Forense
(2001) conseguimento del
Perfezionamento in Psicologia Forense
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Membro del Collegio Docenti del Dottorato di ricerca
Bioetica e sperimentazioni cliniche in oncologia
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Componente del Comitato Etico per la Sperimentazione
Etica sugli Animali del CORIT
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Componente del Comitato Bioetico per la
Sperimentazione sugli Animali dell’Istituto Nazionale per la Ricerca
sul Cancro di Genova
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Componente del Comitato Scientifico operante nella
Associazione Onlus “Bambini Vittime” per la predisposizione di un
progetto di legge sulla istituzione nelle scuole della figura
“Facilitatore della comunicazione”
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Componente del gruppo di Studio e ricerche sulle
problematiche di conversione di sesso (Dipartimento di Salute
Mentale-ASL n. 3, Servizio di Bioetica-Università di Genova,
Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Morfologiche e Metodologie
Integrate (DICMI) -Università di Genova)
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Segretario della Società Italiana Ecologia,
Psichiatria e Salute Mentale (SIEPSM), sezione speciale della Società
Italiana di Psichiatria (S.I.P.)
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Membro del Gruppo di Lavoro sulla Protezione Giuridica
delle Invenzioni Biotecnologiche del Comitato Nazionale per la
Biosicurezza e le Biotecnologie della Presidenza del Consiglio dei
Ministri
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già Componente del Comitato Tecnico-Scientifico
Regionale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca per la promozione ed organizzazione di iniziative di
formazione e di ricerca sulle problematiche afferenti alla bioetica e
connesse all’uso delle biotecnologie
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già Membro del “Comitato per lo studio della
protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche in sede europea”
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il
Coordinamento delle Politiche Comunitarie
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Affidataria di insegnamenti Universitari, Corsi di
Aggiornamento e Formazione sia in ambiente Pubblico che Privato
prevalentemente nel campo della Bioetica e Giuridico
Ha partecipato in qualità di relatore a
numerose Conferenze, Convegni nazionali ed internazionali e ha
pubblicato due monografie e numerosi articoli su riviste nazionali e
internazionali
Quality of life, Bioethics and
Mental Health:
Bridge towards the future
Michele Schiavone, Rosagemma Ciliberti
Università degli Studi di Genova - Dipartimento di Medicina Legale, del
Lavoro, Psicologia Medica e Criminologia (DIMEL)
Ecologia, Qualità della Vita e Salute Mentale:
la dimensione bioetica
Le attuali possibilità di manipolare la
natura, l’essere vivente e persino il corpo umano e, ancora, la
possibilità di incidere su molti importanti aspetti della qualità della
vita dell’uomo (l’attività medica, i comportamenti sociali, l’ambiente
ecc.) hanno alterato profondamente il tradizionale rapporto di
soggezione che da millenni l’uomo ha con la natura. La salute umana, il
benessere e, in termini più ampi, la qualità della vita sono peraltro
condizioni strettamente connesse non solo con lo sviluppo scientifico e
tecnologico, ma anche, e forse in maniera ancor più rilevante ed
evidente, con il raggiungimento di una relazione e una corrispondenza
maggiormente equilibrata con l’ambiente. In questo senso ciò che sembra
emergere in maniera assolutamente evidente non è tanto il ritardo tra
innovazione scientifica e risposta sociale, quanto piuttosto la
difficoltà a stabilire un armonico rapporto tra evoluzione tecnico
scientifica e controllo sociale (inteso come partecipazione attiva e
critica a tale processo). La prepotente accelerazione compiuta negli
ultimi decenni dalla ricerca scientifica e tecnologica sembra non
consentire più una sufficiente elaborazione critica da parte dell’uomo
nei confronti della dirompente quantità di informazioni, conoscenze e
novità che si affacciano quotidianamente. Sempre più sembra accentuarsi
lo scarto tra le continue innovazioni sollevate dalle nuove tecnologie
biologiche e la dimensione esperenziale e cognitiva umana necessaria a
mantenere un rapporto equilibrato con il proprio corpo e l’ambiente
circostante.
Si impone, allora, non solo l’esigenza di un controllo ai
fini di una evoluzione tecnologica responsabile, ma ancor più la
costruzione di un paradigma di pensiero più ampio che comprenda e ponga
in relazione la scienza, tecnologia e collettività.
Il Manifesto di San Marino, approvato dal
Consiglio Direttivo Nazionale della Società Italiana di Ecologia,
Psichiatria e Salute Mentale nonché dal Executive Commette della WPA
Section on “Ecology Psychiatry and Mental Health” si propone di
promuovere strumenti preventivi del disagio e dei disturbi mentali
correlati alle influenze ambientali nonché strumenti promotori di una
migliore qualità della vita. Le possibilità offerte dalla scienza
chiamano, infatti, la collettività all’assunzione di precise
responsabilità sull’individuazione dei criteri per scegliere quale
indirizzo dare allo sviluppo scientifico al fine di coniugare il
progresso scientifico e tecnologico con i valori fondamentali dell’uomo
e consentire una piena affermazione delle libertà contro abusi,
ingiustizie e pericoli. |