Fernanda Tosco - Italia

Nata a Torino il 24 febbraio 1946.

Dopo aver frequentato il Liceo Classico e la facoltà di Scienze Biologiche, inizia a lavorare presso l’Istituto Geografico DeAgostini di Novara in qualità di redattrice, con incarichi riguardanti in particolare le materie scientifiche (medicina, medicine alternative, zoologia, etologia, erboristeria, giardinaggio, astronomia), professione che esercita tuttora in qualità di Capo-redattore.

Fin dall’età di vent’anni, si interessa alle discipline spirituali e alla Tradizione Esoterica Occidentale. Effettua studi di alchimia con un Maestro torinese e impara le pratiche di guarigione con imposizione delle mani secondo la tradizione alchemica.

A partire dal 1980 pratica la pranoterapia a titolo di volontariato gratuito con buoni risultati anche nei casi di malattie gravi.

Nel 1988 inizia il percorso iniziatico rosacrociano con un Maestro francese, sui Pirenei, presso il castello di Montségur.

Nel 1995 incontra Lama Gangchen Rimpoche e diviene sua discepola e praticante dei suoi insegnamenti. Osservando che la tradizione tantrica tibetana e la tradizione alchemica rosacrociana hanno vari punti in comune, si dedica con passione allo studio di questo parallelismo e nel contempo perfeziona la propria tecnica di pranoterapia sulla base degli insegnamenti ricevuti da Lama Gangchen.

Nel 1999 riceve da Lama Gangchen l’attestato come Educatrice alla pace interiore e nel mondo.

Nel 2002 segue il corso di base di Medicina Tibetana col Dottor Dawa Tsering e consegue l’attestato di frequenza.

Nel 2003 e poi nel 2004 partecipa al congresso della Società italiana di Cure palliative per ampliare le proprie conoscenza sulle problematiche connesse ai malati terminali e alla morte.

Nella primavera 2004 completa un corso per l’accompagnamento alla morte dei malati terminali e inizia a svolgere questo tipo di volontariato.

Dal 1999 tiene corsi di educazione alla pace interiore e di educazione non formale.

 

Facciamo la pace con la morte

Nei malati inguaribili e terminali, il dubbio e la paura, le parole non dette e le verità celate hanno forti effetti collaterali negativi sulle condizioni della persona, mentre la sincerità, il dialogo aperto e il valido supporto spirituale hanno effetti collaterali postivi non solo sulla psiche, ma anche sul fisico del malato.