AMBIENTE DI PACE per la tua salute
Interdipendenza tra gli Ambienti Interno ed Esterno
Come rendere la nostra vita più stabile fisicamente, mentalmente e spiritualmente

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Marie-Josè Manidi - Svizzera

Marie-Josè Manidi insegna alla Scuola Sociale di Losanna “l’ergotherapia in salute mentale” e ha una pratica di psychotherapia nell’orientamento cognitivo et comportamentale.

Ha studiato l’ergotherapia, l’educazione physica, è dottore in psychologia e terminerà quest’anno la pratica di psychotherapista della Federazione Svizzera delle Psicologhe e dei Psicologi (FSP).

Da molti anni, cerca di determinare come il movimento e l’attivita physica possono permettere all’individuo che soffre di dipendenze e
di sintomi mentali di guarire.

L’attitudine construttivista

I modelli comprehensivi della psychologia humana hanno cercato di capire, sin dal principio di questa scienza, quali fossero le influenze reciproche del’ambiente interno e esterno. La psychologia del sviluppo a sempre separato i modelli del’ambiente e quelli genetici. Gli ambientalisti hanno considerato che le interazioni sociali avessero l’impatto dominante sulla psychologia dello sviluppo. Al contrario, i genetici dessero dei argomenti per mostrare che la phylogenetica è determinata dalla biologia. Piaget è stato il primo a proporre un approcio construttivista del sviluppo del bambino.

Diversi scienziati hanno studiato le interazioni entro l’ambiente interno e esterno (per esempio, psychanalists : Anzieu, 1985; Sami Ali, 1990; cognitivists : Lazarus, 1977; neuropsychologists : Damasio, 1999; ethologists : Cyrulnik, 1989). Uno dei concetti centrali è il modello di Vulnerabilità-Stress, che considera che l’equilibrio psychologico è disfatto quando lo stress è elevato. Certe persone parvengono a reggere anche quando lo stress è elevato, ma altre si sentono vulnerabili perchè il corpo e la psyche sono deboli, perdono il loro equilibrio e rissentono la sofferenza. La loro reazzione è di cercare una spiegazione a questa sofferenza e di cercare a lottare contro. La seconda reazione è di rissentire ansia e di cercare a controllare questo desequilibrio. L’ansia aumenta e si generalizza (la persona a paura, anticipando la paura che può rissentire). La terza ed ultima reazzione è di sentirsi talmente inpotente che la depressione agisce et la persona perde speranza, forza et la capacità di agire.

Il modello di Vulnerabilità-Stress era adatto agli anni 50. A quel momento, l’essere humano era considerato psychologicamente passivo (capace di reazzioni), sottomesso a regole e ruoli stabili – specialmente le donne. Presenterò un nuovo modello psychologico che mettera l’accento su un’attitudine constuttivista ispirata dal concetto di Antonovsky (1987) chiamato “The Sense of Coherence”.