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Interdipendenza tra gli Ambienti Interno ed Esterno
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Alfredo Sfeir-Younis - Cile

Alfredo Sfeir Younis è un economista.  Laureato presso l’Università del Cile, ha conseguito un Master e un Dottorato  presso l’Università del Wisconsin e l’Università di Rhode Island, USA.

Ha iniziato la sua carriera di economista come  assistente  presso l’Università del Cile, l’Università Cattolica di Santiago  e di Valparaiso.

Ha insegnato statistica delle probabilità, teoria e politica macroeconomica, commercio e sviluppo  internazionale.

Come macroeconomista, ha lavorato presso il Dipartimento di ricerca della Banca Centrale del Cile, dove si è occupato di fissare i tassi di interesse massimi e di controllare l’allocazione del credito nel settore privato.

Ha conseguito la sua laurea in Ingegneria Commerciale con una tesi su “La concentrazione del credito e del capitale nel settore privato cileno: gli anni Sessanta”

Il suo Dottorato ha riguardato l’ambiente e le risorse economiche naturali, con un’area  di minore importanza sul commercio e la finanza internazionale.

La sua dissertazione finale su “ Valutazioni tecniche multi- oggettive per Progetti e Programmi” si focalizzava sul tema dell’ambiente e delle decisioni di politica macroeconomica.

Durante i suoi studi e la sua carriera in Cile, Alfredo Sfeir Younis è stato preside  della sua scuola superiore, vice-presidente e poi presidente della Scuola di Economia.

E’ stato in seguito Rettore  e Accademico dell’Università cattolica di Valparaiso, e Revisore.

Attualmente lavora presso la Banca Mondiale, dove ha trascorso 27 anni della sua vita. Come direttore dell’Ufficio della Banca Mondiale in Svizzera, è il Rappresentante presso le Nazioni Unite e il WTO. In precedenza ha ricoperto il ruolo di Rappresentante presso le Nazioni Unite di New York.

All’interno della Banca Mondiale ha ricoperto varie posizioni nell’area dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, della valutazione ex-post dei progetti e dei programmi, dello sviluppo agricolo e rurale  nella Regione dell’Africa Occidentale  , e dei diritti umani.

Ha guidato numerose missioni operative ed è stato il principale autore dei documenti  della Banca Mondiale sui temi della foresta, della pesca, della gestione delle risorse idriche e dell’irrigazione, della desertificazione e della biodiversità.

Alfredo Sfeir Younis ha dato il suo contributo anche sui temi della lotta alla povertà, del finanziamento allo sviluppo, del ruolo delle popolazioni indigene, dei diritti umani e del diritto allo sviluppo, della cultura di sviluppo sostenibile, ed in molti altri campi di grande rilevanza.

Oggi, Alfredo Sfeir Younis è il punto di riferimento istituzionale all’interno della Banca Mondiale per quanto riguarda i diritti umani e le materie correlate.

Partecipa regolarmente agli incontri della Commissione sui Diritti Umani ed a numerosi incontri internazionali.

I suoi interessi vanno tuttavia oltre ai tradizionali temi dell’economia.

Si occupa da tempo degli importanti legami tra spiritualità ed economia, e del ruolo dei valori umani nel processo decisionale a livello nazionale e internazionale.

Nel periodo trascorso presso la sede delle Nazioni Unite, ha presentato vari lavori sulla pace e lo sviluppo economico, la sicurezza, l’educazione, la dimensione spirituale del processo di globalizzazione, la relazione tra aspetti materiali e non-materiali dello sviluppo e del progresso, inclusa la dimensione morale ed etica.

Recentemente, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi internazionali: il Premio 2002 per la Pace e la Tolleranza, il Premio Ambasciatore di Pace  a vita, il Premio Consigliere dello Spiritual Forum Buddhista e il premio Guaritore Mondiale.

L'umanità ha un'altra alternativa: riconciliarsi con l'ambiente

Riconciliarsi con l'ambiente è d’importanza cruciale per il destino dell’umanità e la sua evoluzione. Tuttavia, è fondamentale comprendere il significato e le implicazioni che il degrado e la distruzione ambientale stanno avendo sul benessere, sia materiale sia spirituale, dell’umanità. Nel trattare questo argomento sorgono diverse domande. Quali sono le conseguenze spirituali della distruzione ambientale? Per quale motivo gli esseri umani distruggono principalmente l'ambiente? Per quale motivo siamo insensibili all’esistenza di un’interdipendenza tra spirito e materia? Per portare un esempio specifico delle conseguenze negative che l’approccio attuale ha sul benessere umano, si farà poi riferimento al tipo di malattie ora predominanti, in quanto risultato del rapporto non pacifico con l’ambiente. La ricerca dimostra che sono avvenuti cambiamenti indicativi nelle malattie stesse, tutti quanti influenzati da attività esterne – come l’economia e la finanza. Sono queste ultime a determinare anche il livello di sinergia tra ambiente e salute. Per finire, come alternativa per lo sviluppo e il progresso umano, si suggerisce un nuovo modello di mutamento radicale per l’umanità, nel quale la riconciliazione con l'ambiente costituisce una componente integrante ed indispensabile.

Economia e ambiente: una forma spirituale di interdipendenza umana

Le nozioni di produttività, competitività e vantaggi relativi hanno dominato il rapporto tra economia e ambiente. In passato, queste nozioni hanno invariabilmente dato per scontato che l’ambiente avesse risorse inesauribili e che fosse un bacino aperto per lo smaltimento di ogni genere di rifiuti. Inoltre nel decidere cosa fare con l’ambiente e le sue risorse naturali (ad esempio, specie protette, foreste, pesca, biodiversità, clima, ozonosfera), è stato il mercato (consumo) a definire la maggior parte delle tendenze. Il mercato e le sue preferenze, stabilite dagli strumenti economici di mercato (per es., prezzi, tasse, sussidi), hanno prevalso. Tale approccio, dominato dall’economia, è il maggior responsabile della crescita della distruzione ambientale e dell’esaurimento irreversibile di un gran numero di risorse naturali. È essenziale condurre l’economia e il commercio attraverso un processo di riconciliazione con l’ambiente. Ciò richiederà un cambiamento radicale nella struttura base di economia e finanza, e un’integrazione completa di spiritualità e valori umanistici nelle politiche pubbliche. L’integrazione di valori spirituali e umanistici è necessaria non soltanto come appoggio a questi valori, bensì quale mezzo per la loro effettiva realizzazione. È necessaria una nuova prospettiva di cambiamento e di trasformazione dell’umanità, e trovare un consenso su come raggiungerla è indispensabile